venerdì 6 marzo 2020

LA RIMA



TIPI DI RIMA

La rima rappresenta uno degli elementi danno musicalità al testo poetico perché contribuisce a scandire il ritmo del testo.
La rima consiste nell’identità di suono, a partire dall’ultima vocale accentata, in 2 parole, solitamente a fine verso. Es.:
  • Saltàre e ballàre ⇒ rimano
  • Temère e prèndere ⇒ non rimano, perché pur terminando entrambe in ere, non hanno gli stessi suoni dopo l’accento tonico.

Schema delle rime

Per indicare lo schema delle rime si adoperano le lettere dell’alfabeto. Con la stessa lettera si indicano i versi terminanti con la stessa rima, con una lettera diversa quelli terminanti con una rima differente.

Rima baciata

quando 2 versi consecutivi rimano tra loro:
O cavallina, cavallina storna A
che portavi colui che non ritorna A
(Giovanni Pascoli, La cavallina storna, vv.11-12)

Rima alternata

quando i versi pari e dispari rimano tra loro; quindi il I verso lega con il III e il II lega con il IV e così via :
Forse perché della fatal quiete   A
tu sei l’imago, a me sì cara vieni  B
o sera! E quando ti corteggian liete A
le nubi estive e i zefiri sereni B
(Ugo Foscolo, Alla sera, vv.1/4)





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