TIPI DI RIMA
La
rima rappresenta uno degli elementi
danno musicalità al testo poetico perché contribuisce a scandire il
ritmo del testo.
La rima consiste nell’identità di suono, a partire dall’ultima
vocale accentata, in 2 parole, solitamente a fine verso. Es.:
- Saltàre e ballàre ⇒ rimano
- Temère e prèndere ⇒ non rimano, perché pur terminando entrambe in ere, non hanno gli stessi suoni dopo l’accento tonico.
Schema delle rime
Per indicare lo
schema delle rime si adoperano
le lettere dell’alfabeto. Con la stessa lettera si indicano i versi
terminanti con la stessa rima, con una lettera diversa quelli
terminanti con una rima differente.
Rima baciata
quando 2 versi consecutivi rimano tra loro:
O cavallina, cavallina storna |
A |
che portavi colui che non ritorna |
A |
(Giovanni Pascoli,
La cavallina storna, vv.11-12)
Rima alternata
quando i versi pari e dispari rimano tra loro; quindi il I verso lega con il III e il II lega con il IV e così via :
Forse perché della fatal quiete |
A |
tu sei l’imago, a me sì cara vieni |
B |
o sera! E quando ti corteggian liete |
A |
le nubi estive e i zefiri sereni |
B |
(Ugo Foscolo,
Alla sera, vv.1/4)
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