Atene è conosciuta per essere stata la prima grande democrazia del mondo occidentale: i suoi abitanti, suddivisi in 10 tribù, eleggevano i loro rappresentanti che formavano l’Assemblea (bulè).
Questa, composta da 500 membri delle tribù, si occupava di proporre le
leggi e si occupava della vita politica della città.
In origine, ad Atene c’era un governo aristocratico e solo i nobili
prendevano parte alla vita politica della città.
Fu sotto la guida del saggio Solone che la città abbracciò la democrazia, abolendo definitivamente le classi sociali: finalmente, i cittadini, erano considerati uguali a prescindere dalla loro ricchezza.
Qualsiasi ateniese libero poteva essere eletto all’interno dell’Assemblea; ne erano esclusi, invece, gli schiavi, gli stranieri e le donne.
La dea che proteggeva Atene era proprio Atena.
I cittadini ateniesi avevano dirittI politici, potevano essere cittadini solo gli uomini adulti con madre e padre greco.
La vita quotidiana
LE ABITAZIONI
In Grecia le persone più povere abitavano in piccole case di legno
e mattoni con il tetto di paglia. I ricchi, invece, vivevano in
case molto grandi, spesso a due piani e con tante stanze. Gli
artigiani e i commercianti ospitavano nelle loro abitazioni anche
le botteghe e i negozi.
La stanza più importante della casa era l’androceo. Qui
il padrone di casa riceveva i suoi ospiti e banchettava
insieme a loro mentre discuteva di politica e affari. Alle donne
era riservata una zona chiamata gineceo, in cui si
trovavano la stanza da letto della padrona di casa, le piccole
stanze delle serve e la sala dei telai.
L’ALIMENTAZIONE
degli antichi Greci era semplice. L’ingrediente principale erano
i cereali, soprattutto orzo e frumento, con i quali si
cucinavano pane e focacce, che venivano insaporiti con erbe e spezie e
consumati con formaggio, olive, miele e frutta. I legumi, come ceci, lenticchie e piselli, erano diffusi in tutte le
zone della Grecia e sulle tavole non mancavano mai il vino e l’olio d’oliva.
Il pesce era un cibo abituale soltanto per chi viveva
lungo le coste, mentre la carne era un alimento
esclusivo delle famiglie più ricche, che comunque la consumavano
soltanto in occasioni speciali.
L’ABBIGLIAMENTO era composto da tuniche, fermate sulla spalla destra da una spilla e strette alla vita
con una cintura, e mantelli. Gli abiti venivano confezionati in casa dopo aver comprato al
mercato stoffe di lino o di lana.
La tunica maschile si chiamava chitone e poteva essere
corta sopra al ginocchio, quella delle donne era
il peplo, arrivava alle caviglie ed era più ampia per
poterla drappeggiare
Nessun commento:
Posta un commento