domenica 13 marzo 2022

POLLOCK - Action Painting

 

«Quando sono "nel" mio dipinto, non sono cosciente di ciò che sto facendo. È solo dopo una sorta di fase del "familiarizzare" che vedo ciò a cui mi dedicavo. Non ho alcuna paura di fare cambiamenti, di distruggere l'immagine, ecc., perché il dipinto ha una vita propria. Io provo a farla trapelare. È solo quando perdo il contatto con il dipinto che il risultato è un disastro. Altrimenti c'è pura armonia, un semplice dare e prendere, ed il dipinto viene fuori bene.»

(Jackson Pollock)

Jackson Pollock, pittore statunitense considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’Action Painting. Questo termine venne coniato da Harold Rosenberg nel 1952 nel suo saggio “The American Action Painters” e deriva dalla tecnica utilizzata da Pollock nelle sue opere, il drip painting, 


TECNICA

Il "drip painting", uno stile che si diffuse tra gli anni quaranta e sessanta del Novecento, è un modo di dipingere in cui il colore viene fatto sgocciolare (to drip, in inglese) spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele. L'opera che ne risulta enfatizza l'atto fisico della pittura stessa. Pollock compie l'opera con procedimenti automatici, gesti incondizionati e spontanei, come i surrealisti. I suoi lavori non nascono come “arte studiata” ma si affidano in parte anche al caso, dipingendo in modo impulsivo e istintivo. 


Non abbiamo l'opportunità di usare questa tecnica, ma proviamo a riprodurre una dei suoi capolavori.

"The Mask" rappresenta  in parte la proiezione del suo inconscio su tela , ma anche un tributo ad  opere di altri artisti, in particolare Pablo Picasso.




























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